Passato l’uragano di Thiene, Gonzaga si presenta perfetta come ci si aspettava….
I giochi ormai sono fatti ed il risultato non è una sporpresa ma le cose interessanti ci sono state comunque da vedere.
La pista era ottima, buona aderenza e ben compatta.
Il primo ad entrare in pista è stato Gianluca Paroli con l’850 Very Super. Dopo la rottura di Fiume, che gli è costata un assenza, l’OM di Paroli è apparso in grandissima forma. Qualifica senza problemi e finale che lo ha visto difendersi molto bene e conquistare un secondo posto con 62.45 metri.
Paroli chiude un campionato di tutto rispetto in costante rincorsa della vetta di classifica segnando sei secondi posti su sei gare disputate.
I rivali sono temibili ma la Volpe Rossa quest’anno non ha dato tregua. Il team ARGO ha lavorato bene sistemando qualche problema ad inizio stagione facendo ritornare la voce grossa al Red Fox. Anche se Elvio Moretti non sembra mai soddisfatto ( è giusto che sia così) deve ammettere che il connubio con la sua esperienza ha fruttato bene con sette vittorie su sette conquistando l’ottavo titolo italiano della categoria dei pro stock. A Gonzaga è andato come un missile in qualifica ed in finale ha staccato a 77,74 metri.
Grande attesa per il Fiat 1000 di Lucio Bertoia che da quest’anno ha fatto un grande salto di qualità nell’elaborazione del motore. Solo tre apparizioni, in campionato, comunque ci hanno fatto vedere che ora sono sulla strada giusta. Risolti anche i problemi all’alimentazione ora canta a meraviglia. Qualche problema di direzionalità forse a causa degli pneumatici non proprio racing o forse di un differenziale ingrato. A Gonzaga un solo tiro. 80.93 metri la sua prestazione.
Buona la prima anche per il nuovo team parmense che quest’anno ha veramente convinto, dimostrandosi competitivo, fin dalla sua prima gara. Messa a punto della macchina sempre all’altezza, anche l’Overpressure Pulling Team non è stato esente da problemi, legati alla costante crescita del motore di gara in gara ma sempre risolti con successo. A Gonzaga, Matteo Fanfoni ha condotto lo Scoobydoo magistralmente, qualifica tutta d’un fiato e finale soddisfacente con 54,35 metri.
Cobra