Impeccabile l’organizzazione di Lonato del Garda che alla sua 4° edizione ha saputo dare il massimo offrendo uno spettacolo ad alto livello.
Ormai nella categoria dei pesi massimi abbiamo raggiunto un livello elevatissimo di mezzi a discapito dei meno potenti, offrendo sempre più spettacolo penalizzando però chi ha ugualmente lavorato portando in pista il meglio che può. Ci viene quindi spontaneo pensare che delle qualifiche più leggere forse avrebbero giovato allo spettacolo e avrebbero dato più soddisfazione a tutti i team in gara.
Permettere a tutti di qualificarsi al primo colpo renderebbe la gara sicuramente più dinamica ed eviterebbe i ritardi classici di dover fermare la gara per qualche minuto per permettere ai motori di raffreddarsi per il secondo tentativo!
Cinque mezzi presenti di cui tre plurimotore quindi la serata si presentava fin dall’inizio carica da paura per i piloti che sono in competizione e ancora di più per il pubblico che segue da sempre ma anche per quelli che hanno visto il Tractor pulling per la prima volta.
Giuseppe Antonello con Attila dopo le modifiche fatte a Fiume Veneto, dove aveva ottenuto un buon risultato, sperava di poter dire la sua anche alla prova di Lonato. Due i tentativi per Giuseppe, il primo è terminato a sul filo dei 60 metri ed il secondo lo ha visto fermo con motore pieno e ruote ferme a causa dell'esaurimento della frizione.
Fuori dai giochi anche Alex Fornasari con il Wild Spirit che ha provato anche questa volta delle modifiche di setup della macchina con due marce diverse facendo segnare al suo Wild Spirit, motorizzato E 42, la migliore prestazione a 66,63 metri.
Dopo il pistone bucato a Fiume Veneto, Power Star, condotto da Stefano Brogin, è apparso in formissima di motore ma non di frizione che lo ha costretto alla resa poco oltre i 62 metri.
Si entra nella zona calda e cominciano le danze dei plurimotore con FourNoHemy equipaggiato con quattro V8 Hemy. Questa macchina è in fase di adattamento ai nostri terreni poiché arriva dall’America dove ha ottenuto sempre grandi risultati ma qui da noi fatica a trovare il giusto bilanciamento. A Lonato il Rocco Power Team ha dimostrato chiaramente di essere in veloce recupero portando una macchina che di volta in volta appare sempre migliore e sempre più prestante. Qualifica facile e finale stupefacente che lo ha visto iscriversi ai super pull off arrivando a 110 metri. Alessandro Rocco ha deciso poi di non correre nei super pull off perché i motori erano ancora troppo caldi e si poteva rischiare qualche pesante rottura. Saggia decisione, terzo posto per il FourNoHemy.
Presenti a sorpresa, aggiungerei molto gradita, lo Starlight Express III del team Tractor Racing, in pausa dal campionato europeo e ansioso di provare delle modifiche fatte ai motori in vista dei prossimi appuntamenti. Anche per Romano Mozzoni non sono stati sufficienti i 92 q.li e le taglie in slitta per fermare la furia del trimotore del team parmense che si è iscritto al super pull off. Dopo aver modificato l’assetto della slitta il Super pull off è stato, per chi lo ha visto per la prima volta, una vera e propria lotta all’ultimo sangue dove ogni mezzo da il 150% delle sue potenzialità e dove si vede e si percepisce la grandissima fatica che fanno queste macchine ma soprattutto l’impegno che ci mettono i meccanici perché i guai sono all’ordine del giorno ad ogni tiro e il tempo è pochissimo. Quindi dopo una mezzoretta di attesa sono scesi in pista per il tiro finale, dopo aver rabboccato i serbatoi e aver sistemato delle perdite pronti al tutto per tutto. Lo Starlight Express III ha cantato come non mai; ha dato l’anima arrivando a fermarsi a 99,98 metri sbuffando fuoco e fiamme da ogni dove dalla gran fatica. La bandiera era piantata ed ora toccava agli avversari. E intanto si riguadagnava il parco chiuso a controllare forse un danno al differenziale.
La sfida è storica e la rivalità esiste da sempre tra il tean romagnolo e quello parmense poichè vantano il primato di essere stati tra i primi ad essere presenti nella storia del pulling in Italia e da sempre si sono dati e si daranno battaglia fino all’ultimo centimetro senza esclusione di colpi e senza risparmiarsi nulla. E così è stato. Il team Turbo 2000 con la loro nuova macchina trimotore dopo un difficile inizio ha trovato ora la perfezione nel setup della macchina e delle soluzioni tecniche a livello di elaborazione dei motori che stanno dando ottimi risultati. Anche per loro qualifica facile e finale scontata anche loro iscritti ai super pull off. La tensione era palpabile e a livelli altissimi, tutti hanno lavorato alla perfezione ed il risultato è stato fino all’ultimo incerto. Il Tornado 2 ha dato anima e corpo e Luigi Baroncini non gli ha risparmiato nulla anzi dove ha potuto spremere di più lo ha fatto senza scrupoli fino a fermarsi dove non si sapeva se era davanti o dietro, costretto ad abbandonare il mezzo con un motore stanchissimo che sbuffava fuoco da ogni dove e vari focolai qua e la controllati dal personale di pista. Il rilievo della telemetria è stato una liberazione, 101,03 metri. La soddisfazione è stata grande e la sfida è stata di altissimo livello perché entrambi i team sono in costante crescita ed infatti il divario si fa sempre più piccolo.
La serata è stata lunga ma la fatica è stata ampiamente ripagata.
Voglio ringraziare in particolar modo gli amici con i quali ho collaborato in questa 4° edizione a Lonato del Garda ed in particolare l’organizzatore Cristian Zappettini, il grande Simone Ruscetta e i due amici di “Radio Studio Più” Martin e Paolino che sono stati a dir poco strepitosi.
... il podio ...
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Cobra