Pista molto aggressiva e una sistemazione non proprio perfetta sono stati i responsabili di una vera e propria carneficina tra i piccoli...
Buona la prima per Ruggero Massari con il Lamborghini Squalo che in finale ha sofferto con un assetto con molto grip a discapito del reparto trasmissione. Infatti in finale stacca, anzi “spacca” a 76.41 metri validi per il terzo posto. Un fuori giri preoccupante per il Rise tre valvole che ha accusato male il colpo.
Peccato per il Team Ancarani con Toro Blu condotto da Andrea Ancarani che in qualifica tocca la linea bianca proprio a cavallo del “fico” e la sua prova viene ritenuta nulla. Niente da fare in fase di ripetizione a causa di una frizione troppo “veloce” che ha soffocato il motore immediatamente.
Buona la prestazione della Fiat R 25 del Team Spadoni. Loris ha condotto sapientemente una macchina che sembra aver trovato il bilanciamento perfetto per far rendere al massimo il generoso motore Fiat 180/90. In finale Loris pianta la bandierina dove nessuno riesce ad avvicinarsi a ben 101,82 metri. Ora la Fiat R 25 conduce in classifica con 15 punti di vantaggio sul primo degli inseguitori.
Fiume Veneto fotocopia di Pezzolo di Russi per Mauro Pellegrino con il Ford Silver che è apparso scarico di giri ma comunque molto potente ma che non va oltre i 75.14 metri a causa dello scoppio della turbina.
Giornata sfortunata anche per il Cobra Bite che a Fiume Veneto ha ritrovato il suo fido conduttore che lo ha spremuto a dovere. Partenza un po’ “baldanzosa” caricando moltissimo sul reparto trasmissione che ha ceduto con un fuori giri del motore molto pericoloso.
Il Team Lamborghini ha portato in pista per la prima volta il suo nuovo acquisto, il trattorino E-Tor motorizzato con lo stesso motore dello squalo. Macchina tutta da provare per gli eventuali interventi migliorativi. Il motore è apparso fluido nel girare ma con difficoltà a restare gonfio e quindi a liberarsi completamente. I meccanici hanno già capito dove lavorare e lo riproveranno alla prossima gara.
Ancora problemi per i ragazzi di Mordano con il Baby Tornado che non riesce a trovare la fasatura giusta per far funzionare bene il nuovo turbo. Anche stavolta quando la wastegate ha scaricato il motore si è sgonfiato. Speriamo che sia un problema risolvibile per ritornare a vedere il Baby Tornado ancora competitivo.
Terzo ed ultimo mezzo iscritto in finale è il Wild Wolf di casa Saviola. Buona la prima per Alfredo ed eccellente prestazione anche in finale che con 83.62 metri si piazza al secondo posto. Il lupo selvaggio ora è terzo in classifica ad un solo punto dal New Bufalo.
Dopo la disavventura di Pezzolo, il Fuorilegge condotto da Daniele Albertini, non ne ha voluto sapere di star “buono” in una pista forse con un buon grip ma con qualche avvallamento. Primo tentativo interrotto per problemi di stabilità e secondo invece interrotto, quando stava andando bene, da uno strano botto. L’impressione è stata che si trattasse di in manicotto ma il responso lo avremo soltanto alla prossima gara. 88.45 è stata la sua distanza percorsa.
Ultimo ma non ultimo il New Bufalo condotto da Gianni Moretti. Anche lui nonostante la grande generosità del Cummins 4 valvole è stato sfortunato prima e ha subito invece al suo secondo tentativo. Infatti nel primo tentativo Gianni è stato costretto a chiudere perché il New Bufalo era proprio imbufalito e non è più riuscito a riprenderlo fermandosi a 96,31. Mentre in finale è stato tradito dalla troppa fatica e nel momento di rimettere a posto le contropressioni la fatica lo ha sorpreso e il turbo è andato in stallo poco oltre i 40 metri.
... e il podio ...
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Cobra