Vivace la categoria dei pesi massimi con cinque mezzi all’attivo.
Battesimo della manetta per Stefano Brogin, nuovo driver di Power Star del Rocco Power Team.
Non è facile quando sei alla tua prima ma Stefano ha dimostrato del coraggio e il Continental ha girato come un orologio svizzero. Il primo tentativo è andato vano a causa di una partenza forse poco aggressiva ma il suo secondo tentativo è stato di pura cattiveria. Peccato che qualche sbandata, controllata con maestria, gli abbia fatto perdere un po’ di velocità arrestandolo a 98,97 metri.
In buona forma anche Attila del Team Area 51 condotto da Giuseppe Antonello. Il Tatra è andato bene. Peccato per una sbavatura iniziale che gli è costata una ripetizione altrimenti avrebbe sicuramente assaltato i 100 metri con un pelino di grip in più.
La giornata era bellissima e Fournohemi calpestava per la prima volta la terra argillosa di Ramo di Palo.
Grande lavoro invernale per il Rocco Power team che ha rimesso a nuovo un motore “infortunato” all’ultima gara di Parma dello scorso anno e revisionato gli altri tre motori e con l’occasione hanno anche cambiato livrea al loro mezzo che prende i colori del team. E’ apparso in gran forma di motori con una qualifica bruciante ed una finale in difesa per limitare al massimo il divario con il suo avversario. La scelta del setup complessivo della macchina non ha premiato ma si è difeso bene comunque visti i 91 q.li caricati in slitta ed i 5 cm di taglie anteriori e 10 cm posteriori, fermandosi dopo 71,65 metri.
Dopo una stagione di quasi totale assenza dalla scena nazionale per partecipare al campionato europeo Gianluigi Baroncini ed il Team Turbo 2000 sono ritornati a farci sognare. I pesi sopra citati non lo hanno minimamente impensierito. Le modifiche ai motori e le nuove gomme sono nuovamente da testare. Il risultato è stato molto positivo. Molti particolari da notare tipo le marmitte, sono sparite le 2 in 1 e sono comparse delle nuovissime marmitte personalizzate e tanti piccoli altri particolari che fanno capire quanto siano precisi e meticolosi i ragazzi del team Turbo 2000. In finale Gianluigi lascia la manetta per non andare a forzare sui freni per correggere la rotta che lo portava pericolosamente vicino alla riga bianca e si arresta a 97.65 metri.
Sulla strada giusta Alex Fornasari con Wild Spirit. Motorizzato E-42 sta trovando l’equilibrio giusto. Motore pieno che non cede, primo tentativo di qualifica fermo a 83,43 metri. Secondo tentativo più convinto dove riesce a migliorare portandosi a 90,07. Ci ha confessato che avrebbe voluto provare una marcia più lunga ma forse era sufficiente dare un pochino di grip agendo sulla pressione delle gomme. L’importante è che continuiamo a vederlo progredire sempre di più.
... e il podio
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