Numerosa la categoria dei piccoli. Da quest’anno c’è una novità per la categoria dell’italian pulling.
Il regolamento è stato modificato e prevede, per quanto riguarda la sovralimentazione, l’uso di una sola turbina. Quindi chi aveva due o tre turbine ha dovuto ritarare non solo fisicamente la configurazione ma anche a livello di tarature pompa etc.
Sorprendente la prestazione della Fiat R 25 tp di Loris Spadoni. Assetto modificato con spostamento in avanti del motore e bilanciamento migliorato. Incredibilmente brillante il propulsore che non ha risentito della perdita di un turbo, anzi sembra migliorato. Buonissima la sua prestazione fino a 107,41 metri dove nessuno è stato in grado di arrivare. Peccato che proprio alla fine sul punto di lasciare la manetta anche qualcosa dentro la scatola del cambio abbia lasciato. Loris ha dichiarato che probabilmente potrebbe trattarsi di un albero del cambio in quanto non ha sentito il classico rumore di “grattugiato fresco di ingranaggi”. Speriamo riesca a rimetterlo in sesto per la prossima gara.
New Bufalo motorizzato Cummins 4 valvole e condotto da Gianni Moretti ha dato come al solito grande saggio di se. Macchina sempre nervosa, di grande carattere si è dimostrata molto prestante staccando un ottima distanza di 92,27 metri.
Attesissima la prova del Baby Tornado derubato di due dei tre turbo. Avvenieristico il tubo di scarico. I ragazzi dello Spalanco Puller Team di Mordano hanno fatto un buon lavoro ma per questa prima prova di campionato il motore non ha reso come ci si aspettava, infatti è apparso comprensibilmente un po' sgonfio e con 58,48 metri si piazza al quinto posto.
Ottima prova quella del Wild Wolf condotto da Alfredo Saviola. Macchina con buon assetto, sempre nervosetta che impegna molto il pilota per tentare di tenerla dritta. Buona la prima per Alfredo in qualifica. In finale stacca ad una distanza importante, ben 93 metri valida per il terzo posto.
A causa della caduta dell’estintore a fine tirata è in corso un indagine da parte della TPI che si riserva di decidere eventuali sanzioni.
Team Ancarani al completo per provare le nuove modifiche fatte durante l’inverno. Andrea Ancarani conduce un Toro Blu che non ha brillato molto. Non si è capito che cosa potesse essere, il fatto è che il motore non riusciva a liberarsi completamente. Speriamo di rivederlo a Pezzolo in grandissima forma.
Diego Barosi con il Cobra Bite è stato dirompente in qualifica e lasciava ben sperare in finale. In fase di carico però è successo qualcosa ed il Cobra Bite ha cominciato a “zoppicare” come se all’appello mancasse un cilindro. Non c’è stato niente da fare, Diego è rimasto alla sbarra e non è riuscito a sbloccare la situazione.
Ottima performance per il Lamborghini Squalo. Grande soddisfazione non solo del pilota Ruggero Massari ma di tutto il team che dopo un anno di delusioni per svariati problemi è riuscito a ricompattarsi e a ritrovare la giusta via per far ruggire alla grande il “Rise” 3 valvole. 93,64 metri è stata la sua prestazione valida per il secondo meritato posto.
Ultimo ma non ultimo di certo Daniele Albertini con il Fuorilegge. Motore un po’ in crisi a causa di “forti emicranie”, almeno così ha dichiarato il meccanico e driver Elena Fugazza. In qualifica il motore è andato bene ma la prova è risultata nulla a causa di un fuoripista mentre in fase di recupero il motore non è più riuscito a liberarsi. Forse il problema di “emicrania” ipotizzato da Elena si è aggravato. Un buon analgesico o in alternativa una testata nuova forse potranno aiutare il Fuorilegge.
... e il podio...
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