Cominciamo, anche se con un po’di ritardo , a raccontarvi com’è andata la gara di Thiene.

I Prostock hanno dato davvero spettacolo









La pista inizialmente era un po’ umida e dava moltissimo grip mantre in finale si era asciugata e compattata assicurando una giusta dose di pattinamento che però ha fatto sudare i puller in partenza.
La slitta è stata preparata vuota per le qualifiche, cioè circa 17 ton, e con 36 q.li per le finali.

Red Fox ha dato il meglio di sé. Elvio ha centrato quasi in pieno l’assetto della macchina che in qualifica ha tirato fuori gli artigli e ha dovuto dare fondo a tutta la cavalleria. In finale non c’è stata storia per nessuno andando a piantare la bandierina a 87.61 metri.





Lucio Bertoia sta facendo un gran lavoro sul suo Fiat 1000 Super che sta crescendo moltissimo. Ottima la sua prestazione in un terreno difficile dove le condizioni sono cambiate notevolmente tra qualifica e finale. Le gomme non sono un modello “puller” ma si difendono, anche la marcia non è da velocista ma ugualmente è riuscito a trascinare la slitta fino a 74.65 metri facendo segnare la quarta prestazione del giorno. Con questi dieci punti rosicchia qualcosa al Cervo Veloce che lo precede ancora di undici punti.





Mauro Pellegrino sta lottando con un turbo che non lo soddisfa ma che soprattutto non dà aria a sufficienza al motore dell’Ideal Power. In qualifica ha avuto vita facile ma in finale ha sofferto per la mancanza di qualche giro che lo rallenta e non gli consente di guadagnare metri. Con 82,51 metri si guadagna il gradino più basso del podio. Mauro ipotizza la presenza di qualche altro problema a livello di motore, il fatto è che effettivamente dalla vittoria della prima gara ha avuto una serie di problemi ed un calo di rendimento che non fan ben pensare.





Giornata da dimenticare per il Cervo Veloce di Albertazzi. Proprio da dimenticare no, ma quest’anno ha mancato, per problemi elettrici, due gare dove era il favorito per le condizioni della pista. Purtroppo a fronte di una qualifica strepitosa ha avuto problemi elettrici in finale. Il fatto, come spiega Pami è che il calo di tensione delle batterie provoca una errata lettura della centralina che deve fare le calibrazioni dei giri motore etc provocando di conseguenza un funzionamento errato del motore. Stavolta però Pami non ha esitato e, come ci ha dimostrato la scorsa gara, Lui di paura non ha neanche un po’! Quando ha sentito che la centralina lo manteneva basso di giri e continuava a spegnere e riaccendere il motore ha fatto mente locale in una frazione di secondo e ha visto che i parametri vitali minimi c’erano per tentare lo stesso la tirata. Il risultato è stato ottimo ma la cosa più stupefacente è stata che il motore riusciva a rigonfiarsi ad ogni riaccensione! Una tirata anomala, strana, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta fino alla fine dove ha dovuto arrendersi a 67,98 metri facendo segnare la quinta prestazione. Pensate quanti metri ha fatto andando meno della metà di quello che doveva. Mi vien da pensare che se andava come doveva avrebbe dato filo da torcere ai suoi avversari.





Grande serata per Gialuca Paroli, “The Power Maker” che ha preparato una macchina davvero cattiva. Infatti l’850 Very Super quest’anno non ha mai mancato un podio e sta tentando assiduamente di insidiare la vetta della classifica che dista solo 20 punti. Una tirata fantastica dove pilota e macchina ci hanno messo anima e corpo fino ad arrendersi alla cattiva a 82,6 metri validi per il secondo posto.





...ed il podio ...





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Cobra