I tecnici tedeschi di Red Shadow erano arrivati la sera prima e hanno lavorato tutta la notte sulle centraline della cattiva. Già di buon mattino e per tutta la durata della manifestazione sono stati attenti a collaudare il lavoro svolto.









Hanno ripristinato il corretto funzionamento del sistema di sicurezza che blocca il cassone, nonché il mezzo che traina in caso di emergenza. Nel caso specifico nella slitta è istallato un sistema che misura la velocità di discesa del cassone del peso. In caso di discesa anomala questo sistema blocca il trattore che traina e blocca il cassone per evitare incidenti gravissimi.

Per la libero 45 la slitta è stata preparata con 30 q.li per le qualifiche e 79 q.li + 5 cm di taglie per le finali.

Il primo al gancio è stato proprio il padrone di casa con Luna Blu. Questo mezzo si è dimostrato molto prestante fino ad ora ma nella gara di casa non ha gradito il peso caricato in finale. Infatti Giuseppe ha fatto del suo meglio ma la cattiva ne ha avuto ragione a 61,34 metri validi per il quarto posto. Gli avversari incalzano velocemente ma Luna Blu ha già un notevole vantaggio e resta saldamente al comando con 102 punti.





Gianluigi Baroncini, in pausa dagli impegni di campionato europeo, prova le nuove modifiche al suo Tornado 2 equipaggiato con 3 allison V 1710. In prima battuta è stato fermato dalla slitta per colpa del solito malfunzionamento dei sensori ma i tecnici presenti hanno subito provveduto a fare gli aggiustamenti del caso, e tutto è andato a buon fine.
In finale non c’è stata storia per nessuno, con un rombo potente e senza indugio con le ruote al cielo Gianluigi ha condotto il Tornado 2 oltre i 110 metri. Nelle prime gare di campionato il Tornado 2 ha sofferto per alcuni problemi elettrici che lo hanno penalizzato ma ora sembra essere tutto in ordine per ritornare a combattere con i grandi in Europa.









Brutta avventura invece quella di Giuseppe Antonello con Attila motorizzato Tatra V12. Lo sviluppo della macchina è ormai stazionario perché il motore non gradisce alti regimi di rotazione e si è cercato comunque di spingerlo al limite. La nuova pompa di iniezione gli conferisce più prestazioni ma si fa fatica a tenerla ferma e ogni tanto si schiavella e tutto va letteralmente in fumo. Stavolta invece a cedere sono state due canne ovvero due cilindri che si sono aperti a causa dello sforzo e delle temperature. Giuseppe con il suo sangue freddo non ha esitato e nonostante il grido di dolore del V12 ha tenuto giù il gas fino alla fine. 81,47 sono i metri percorsi che non sono sufficienti per la qualificazione. Terzo in classifica generale, davanti a Wild Spirit e a Fournohemi.









Rocco è alla sua terza apparizione in campionato 2010 con la sua nuova macchina equipaggiata con 4 Hemy alimentati a metanolo. La sua prestazione è stata del tutto positiva. La macchina potrebbe sicuramente essere più prestante anche perché di potenza ce n’è da vendere, bisogna soltanto migliorare il bilanciamento per scaricare a terra tutta la cavalleria con la massima resa. 110,19 metri è stata la sua prestazione. Ottimo secondo posto.









In fase di miglioramento anche Wild Spirit motorizzato E 42. Ricordiamo che quest’anno Wild Spirit ha subito profonde modifiche sia come telaio che come preparazione del motore. Di conseguenza questo campionato per Alex Fornasari è tutto in salita ma i risultati cominciano ad arrivare. A Fronte di una qualifica abbastanza agevole la finale lo ha visto un po’ in crisi per il tanto peso in slitta ma difendendosi bene e restando sempre gonfio fino alla fine. 48,32 sono i metri percorsi che gli valgono la quinta posizione.





Alessandro Fior, con Power Star, ha fatto un ottima gara qualificandosi facilmente e limitando i danni in finale dove si è trovato a combattere contro grandi potenze. La sua prestazione è stata di 63,22 metri validi per il quarto posto. Per la prima volta il campionato 2010 Alessandro Fior detto “borasca” è riuscito a mettere le ruote davanti a Luna Blu. Ora è secondo in classifica generale a tentare di assaltare la vetta che pian piano comincia ad avvicinarsi.





... ed il podio...






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Cobra