La gara è stata caratterizzata dal controllo su tutti i mezzi del dispositivo che arresta il motore in caso di emergenza, quindi ogni mezzo che ha agganciato la slitta veniva spento tirando l’apposito meccanismo chiamato killer swich e poi riacceso per disputare la gara.
Quattro I mezzi in gara a sfidarsi in una pista molto difficile
Il setup della slitta è stato composto con slitta vuota per le qualifiche e 30 q.li per le finali.
La gara è stata caratterizzata dal controllo su tutti i mezzi del dispositivo che arresta il motore in caso di emergenza, quindi ogni mezzo che ha agganciato la slitta veniva spento tirando l’apposito meccanismo chiamato killer swich e poi riacceso per disputare la gara. Per fortuna è stato verificato una volta soltanto per ogni mezzo, inizialmente si ventilava la possibilità di provare l’efficienza del dispositivo ad ogni attacco; ciò avrebbe reso la gara interminabile.
Il primo a sfidare la slitta è stato Lucio Bertoia con il Fiat 1000. Questa macchina è in forte crescita e nel corso degli anni ha subito varie elaborazioni seguendo strade diverse fino ad arrivare ad oggi dove si è visto per la prima volta un Fiat 1000 davvero cattivo. Qualifica al primo colpo, ha invece pagato una bilanciatura che lo ha reso poco aggressivo in finale che lo ha costretto ad arrendersi a 64,33 metri validi per il quarto posto.
Elvio Moretti con Red Fox ha centrato un bilanciamento che, complice l’aggressività della pista, ha fatto letteralmente volare la volpe rossa. Anche in finale è stato fantastico, con un imballo di giri da paura è andato bello pari fino a 89,76 metri, ben 15 metri davanti al primo degli inseguitori. Gradino più alto per Red Fox che ritorna in vetta alla classifica.
In difficoltà Gianluca Paroli con l’850 Very Super. Qualifica in due tempi con un primo tentativo che lo ha visto spegnersi come una candela man mano che procedeva mentre nel secondo tentativo con qualche aggiustamento alla pressione dei pneumatici è riuscito a qualificarsi. In finale invece si è dimostrato abbastanza instabile con un po’ di beccheggio che gli ha fatto perdere velocità costringendolo alla resa a 68 metri che gli valgono il terzo posto.
Ottima prova per Albertazzi con Cervo Veloce che ha subito negli ultimi tempi una serie di modifiche importanti che gli hanno fatto cambiare voce e naturalmente resa. La pista di San Prospero era molto aggressiva e gli avrebbe consentito di rendere al meglio, l’unica difficoltà: la partenza. Nella gara di Fiume Veneto ha avuto un inconveniente alla batteria che alimenta il sistema elettronico che lo ha fermato ma questa volta tutto era in ordine infatti a fronte di una qualifica perfetta ha fatto una finale che non gli ha dato ragione delle sue capacità ma comunque sufficiente per il secondo posto con 74,53 metri. Ora la macchina è perfetta, gli mancano solo un paio di scarpette adeguate per poter esprimersi al meglio.
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Cobra