Il ritardo era incolmabile ma la tirata secca ha comunque il suo fascino perchè mette alla prova i piloti nel saper scegliere l'assetto giusto senza possibilità di replica...
A causa del forte ritardo accumulato in fase di qualifica dei Prostock e per la rottura di una pompa idraulica della slitta, i commissari hanno deciso che la Italian Pulling correrà con la modalità “tirata secca” cioè niente qualifica, vince chi, in un'unica tirata, arriva più lontano.
Il primo a saggiare la terra di Parma è Loris Ricci che con E Tor cerca di riscattarsi da una stagione ricca di problemini in parte risolti. Un timido tentativo di gonfiare una nuova turbina è finito entro i venti metri ed un secondo tentativo, partito bene con motore che sembrava abbastanza gonfio, non regge e in breve finisce con turbina in stallo a 33,28 metri. Speriamo di ritrovarlo in forma il prossimo campionato a regalarci ancora le sue emozionanti tirate da campione.
Secondo al gancio Stefano Berselli che sta pian piano risolvendo alcuni problemi migliorando di gara in gara. Il verdetto della sua prodezza, sbuffando un po’ troppo olio, è stato di 85,21 metri validi per il nono posto del giorno. Stars & Stripes chiude il suo campionato all’undicesimo posto con 12 punti.
Ottima la prestazione del Baby Tornado che dopo lo spauracchio iniziale che lo ha visto arrestarsi fortunatamente entro i venti metri si è riscattato partendo veramente bene bello lungo senza soffrire troppo e con una progressione esagerata trascinando la cattiva per 111,95 metri piantando la bandierina là dove non arriverà più nessuno. Primo del giorno e primo in classifica il Baby Tornado dello Spalanco Puller Team di Mordano si laurea campione d’Italia nella categoria Italian Pulling.
Loris Spadoni con il buon ferro italiano il Fiat R 25 tp si è difeso in una pista non ottimale con un tiro da 97,84 metri che gli valgono il quinto posto non riuscendo ad operare l’assalto alla seconda posizione in campionato. Il Fiat R 25 conclude la sua stagione al terzo posto con 103 punti davanti al New Bufalo.
Chiude la sua stagione 2009 anche Diego Barosi che a fronte di una discreta partenza si deve arrendere per lo svalvolamento a 89,04 metri mentre stava andando bene. Settimo posto della giornata per il Cobra Bite del team Saviola e settimo posto in classifica generale con 51 punti
Andrea Ancarani con Toro Blu non riesce a scaricare al meglio la sua potenza a causa di un differenziale che differenzia troppo facendogli perdere terreno prezioso arrestandolo a 90,21 metri subito davanti al Cobra Bite. Toro Blu è stato sempre in miglioramento accumulando 13 punti in 6 gare disputate. Decimo posto in classifica generale.
Gara da dimenticare per Daniele Albertini che ha subito in particolare le condizioni pessime della pista che unito ad un setup sbagliato della macchina gli ha fatto innescare una danza non troppo bella facendogli addirittura perdere i fianchetti, lasciandolo a nudo, fermo a 50,02 metri. Non è una prestazione degna per il Fuorilegge che fa segnare soltanto la decima posizione mantenendosi stabile nella quinta posizione in classifica generale.
Bella la prestazione di New Bufalo condotto da Gianni Moretti. Ha pagato un po’ le sconnessioni della pista stentando a seguire una traiettoria rettilinea che gli ha fatto perdere sicuramente qualche metro finendo con il cedimento forse di qualcosa nel reparto di pneumologia che lo ha costretto alla resa quando sembrava che ce fosse ancora a 108,89 metri validi per la seconda posizione. New Bufalo conclude il suo campionato al quarto posto con 92 punti.
Alfredo Saviola conduce Wild Wolf, che cela sotto ai cofani ben due turbine di sovralimentazione. Il suo canto è inequivocabilmente fluido e cattivo ma il suo assetto non sembra essere dei migliori tanto da indurre Alfredo a cimentarsi in un nuovo esperimento quello del dai e togli la manetta che non ha prodotto i frutti desiderati vedendolo fermo a 86,34 metri segnando l’ottava prestazione del giorno. Wild Wolf, macchina sperimentale, conclude il campionato all’ottavo posto con 38 punti.
Mauro Pellegrino con Silver Ford risente particolarmente anche lui di una pista ormai deteriorata stentando a rigar dritto, prima una vistosa e pericolosa sbandata a sinistra e poi a destra hanno compromesso un sicuro buon risultato costringendolo alla resa vicino alla linea bianca a 102,93 metri conquistando il gradino più basso del podio. Silver Ford chiude la stagione al sesto posto con 69 punti.
Per ultimo il Lamborghini Squalo che si gioca il titolo di campione. Pierantonio Castelli non sbaglia un niente, buona la traiettoria e motore bello carico che soffre oltre la metà pista e un leggero calo di giri gli fa stallare la turbina fermandolo ingiustamente a 99,60 metri insufficienti per insidiare la leadership del Baby Tornado che applaude comunque sportivamente il quattro posto dell’avversario. Il Lamborghini Squalo conclude il suo tour al secondo posto.
Ecco la felicità di un papà del Team Spalanco ...
... e il podio ...
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Cobra