12 concorrenti agguerriti di una categoria tutta nostra con motorizzazioni e assemblaggi liberi... unico vincolo il peso...










Per la categoria dei piccoli, (si fa per dire) la slitta viene preparata a vuoto, cioè 175 q.li per le qualifiche e con 24 q.li più 2 cm di taglie per le finali.

Andrea Ancarani con Toro Blu finalmente porta a casa un po’ di soddisfazione anche se l’amarezza resta per la squalifica per non essersi arrestato immediatamente dopo il full pull. Il suo primo test pull è andato a vuoto ma col il setup della slitta ritarato riesce, per la prima volta nella sua carriera, ad oltrepassare la linea dei cento metri. Tanta era la soddisfazione che forse lo ha portato a distrarsi e a perdere di vista il giudice di gara. Duro il verdetto che gli è valso la squalifica.





Due tentativi anche per Daniele Albertini con il Fuorilegge che quest’anno si sta dimostrando veramente competitivo. Un primo tiro a pochi centimetri dalla meta, che non tarda ad arrivare successivamente. Finale impostata tutta di forza con assetto da grande grip che lo vede subito con le ruote al cielo quasi inarrestabile, con una marcia corta ma efficace che lo vede fermo a soli 56 centimetri dalla prestazione dello Squalo. 89,7 metri è il verdetto valevole per la quinta posizione. Il Fuorilegge è quarto in classifica generale.





Tanta tribolazione fino quasi allo sconforto per Stefano Berselli che conduce Stars & Stripes nel tentativo di assaltare i cento metri. Prova difficile con un test pull che nonostante una partenza lunga per non far soffrire il motore una marcia troppo veloce, finisce sgonfio quasi subito. Ritarato il setup, Stefano centra il full pull con un mezzo in netta sofferenza, con una marcia corta, fuoco dallo scarico e sfiatando un po’ troppo olio, segno che qualcosa non quadra proprio bene. Finale in difesa per Stefano che si vede costretto alla resa a 46.69 metri con un differenziale che non aiuta ed un setup forse non perfetto. Solo 10 i punti guadagnati in questo campionato pieno di tribolazioni e di modifiche che ancora stentano ad andare tutte d’accordo.









Gianluca Chimenti conduce con maestria un Baby Tornado in formissima che accusa da subito un buon grip e alza subito le ruote al cielo impegnando il pilota a dargli la giusta direzione per non finire fuori pista. Full pull senza problemi. Piuttosto instabile e salterino in finale che lo vede arrendersi ad una distanza ingrata per l’intervento, sembra indotto dall’uomo slitta, del killer switch. Forse la sua instabilità ha indotto il pensiero di pericolosità che, anche se difficile da condividere, rispettiamo e accettiamo. Con 78.96 metri il Baby Tornado fa segnare il settimo posto e guadagna 5 punti con i quali perde la testa del campionato a favore dello Squalo che allunga di 5 punti. La battaglia è persa ma la guerra è ancora apertissima, è solo rinviata a Parma.









Ottima qualifica anche per Gianni Moretti con New Bufalo, potente e molto prestante il motore Cummins anche se accusa piccoli problemini di fragilità abbastanza risolvibili. Gonfiato da due turbine canta che è una meraviglia e vola la pista. Buona la sua prestazione in finale che ha davvero stupito per un assetto indovinato ed una velocità buona. Verso metà pista una piccola sbacchettata che gli ha fatto perdere qualche centimetro a causa di una correzione e un arrivo “con sorpresa” per lo scoppio, quando ormai era fermo, della giunzione tra le due turbine. Con 96.02 metri Gianni Moretti porta New Bufalo al secondo posto della giornata. Con questa prestazione raggiunge pericolosamente il Fuorilegge che ancora lo precede di un solo punto.













Anche lo Squalo condotto da Pierantonio Castelli ha fatto una discreta qualifica anche se ha accusato un problema di assetto diventando piuttosto salterino con un beccheggio per fortuna limitato che gli consente di qualificarsi senza difficoltà. La finale ha un po’ deluso invece perché lo ha visto partire bene e guadagnare velocemente velocità ma forse il troppo grip lo ha penalizzato facendolo sgonfiare a 90.26 metri quando ancora andava veloce. La sensazione è che qualcosa sotto i cofani sia successa ma lo impareremo presto. Quarto posto per lo Squalo. Con questa prestazione non riesce ad allungare sul Baby che lo insegue a soli cinque punti. Il campionato è ancora apertissimo e guai a sbagliare.









Diego Barosi sceglie per il Cobra Bite un assetto da grip con una marcia non da velocista che però lo premia. Appare fin da subito abbastanza ballerino ma la sua prestazione è comunque efficace e arriva di forza al full pull con un atterraggio un po’ violento che gli fa scampanare una ruota. La saldatrice fa miracoli e si ripresenta in finale con tutti i pezzi al loro posto e fa una tirata davvero buona e con 88.55 metri segna la sesta performance della giornata. Il Cobra Bite è stabile in classifica al settimo posto.













Una formalità per il Ford Silver condotto da Mauro Pellegrino. Ford Silver davvero in forma con una prestazione bella come ai vecchi tempi quando ci mostrava tutte le viti della coppa dell’olio dall’inizio alla fine della tirata volando la pista fino ad oltre i cento metri. Bellissima quanto meritevole la sua finale che lo vede piantare la bandiera a scacchi là dove nessuno riuscirà più ad arrivare!! 97.79 sono i metri percorsi che gli valgono non solo un riscatto, ma la piazza d’onore della giornata. Con questa vittoria il Silver Ford risale la classifica fino alla sesta posizione ma è ancora troppo lontano per riuscire ad assaltare il New Bufalo che lo precede di 20 punti.









Loris spadoni porta in pista la Fiat R 25 tp con un assetto morbido da grip che però lo fa saltare a discapito della frizione che verso la fine della tirata dà vistosi segni di cedimento. Da notare come i ragazzi del team Spadoni hanno risolto il problema che si è verificato a Thiene, cioè quello che scappava la marcia. Semplice basta legarla con una bella cinghia e da lì non scappa più. Ottimo full pull anche per la Fiat R 25 tp. La finale è stata senz’altro più spettacolare come ci sta abituando Loris che ce la propone con le ruote al cielo bella fumante e che non si ferma facilmente. Infatti il suo dato di riferimento è strabiliante, 91.56 metri! Terza posizione. Con questi 12 punti la Fiat R 25 tp consolida la sua terza posizione in classifica generale a soli cinque punti dal Baby e a ben 17 dal primo dei suoi inseguitori.





Alfredo Saviola con Wild Wolf prova nuove modifiche. Anche lui con un assetto da grip e una marcia non da velocista prova una configurazione di sovralimentazione con due turbine. Il risultato è discreto e si qualifica al primo colpo ma qualcosa non quadra perché da metà pista in poi dallo sfiato del radiatore finisce di uscire acqua e comincia ad uscire solo vapore. Forse qualche guarnizione non tiene bene o le temperature sono davvero alte. Buona la performance in finale con motore bello pieno e setup corretto che lo vede, sbuffante, fermo a 73.61 metri. Ottava prestazione della giornata per Alfredo Saviola, e ottava posizione in classifica generale che lo vede inseguire il Cobra Bite ad una distanza di 11 lunghezze.









In pista E Tor con Loris Ricci. La sua ultima apparizione in pista risale a Lonato, è stato assente a Torino mentre era presente a Thiene ma non ha tirato per problemi alla pompa di iniezione e alle valvole. Ora che tutto sembra risolto si prova una nuova turbina.





Ancora prove per Davide Milanesio ed il suo The Rams che è reduce dallo scoppio di una turbina in quel di Thiene. Con la sua configurazione di sovralimentazione da super stock fatica a trovare la formula giusta. Prima una turbina troppo piccola che è scoppiata, ora una più grossa che deve ancora essere fasata bene con tutto il resto. Qualche piccolo problemino anche con la regolazione della frizione che all’inizio non si riesce a tenere e bisogna scaldarla un po’ per farla diventare docile; pratica che non paga perché poi non regge più lo sforzo e le ruote si fermano.





... e il podio ...





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Davidescoi