In un terreno che dà abbastanza soddisfazione e che mette in difficolta per trovare il giusto assetto per chi per la prima volta si presenta con delle macchine bilanciate di fresco....
Categoria a pieno regime la libero 35 che a S. Prospero di Modena li ha visti tutti in fila a cercare la prestazione migliore.
Il primo è Luca Fabbri del Team AG Race con Cuore rosso, ricordiamo che è l’unico diesel trasformato ad alcool che corre in Italia. La sua prestazione è stata discreta e visto il setup sicuramente avrebbe fatto bene se non fosse occorso un problema che sembra di origine elettrica ad ammutolire istantaneamente il motore che si ferma a 67.81 metri. Probabilmente il problema si è dimostrato difficile da risolvere e non si sono ripresentati in pista. Peccato speriamo di ritrovarli in forma alla prossima di campionato.
Alessandro Fornasari sta sviluppando il suo nuovo Shakira che ricordiamo monta un motore cursor 13. La sua è stata una prestazione tutto sommato significativa che ha dimostrato che è una macchina che ha delle potenzialità. Senza fare un filo di fumo ha fatto il suo primo tentativo che è finito a 69.77 metri per lo scoppio del manicotto del turbo, mentre la sua seconda prova si è conclusa 56.9 metri. Vista la resa del motore e l’assenza di fumo fa pensare che le potenzialità del mezzo siano ben altre, che siamo ansiosi di vedere.
Splendida prestazione e prova di forza del Sota Spirit condotto da Max Avanzini dello Splendido Team che ha fatto una qualifica con un filo di gas ed in finale ha dato sfogo a buona parte della cavalleria stando attenti a non esagerare e ad alzare troppo la testa per non fare ancora danni all’avantreno. Il Sota Spirit è apparso migliorato nel bilanciamento e ha meritato la prima posizione con 82.29 metri.
Eros Camellini con X Files tenta la qualifica in due tempi anche lui prima con un assetto duro e poi con un setup più morbido che premia ma non riesce a qualificarsi fermandosi a 91.29 metri. Peccato vedere il gloriso E 42, che riscordiamo correva nella categoria superiore, un po’ stanco a rincorrere i 100 metri senza riuscire a qualificarsi.
A fronte di una discreta prestazione in qualifica, dove è andato piuttosto soft con la manetta, Giuseppe Baudino con il Blu Tornado in finale ha fatto una tirata non appagante a fronte forse di un assetto troppo duro trovando con difficoltà il giusto grip e non riuscendo a staccare una distanza degna del suo potente motore. La sua corsa si arresta a 68.85 metri addirittura 10 metri dietro al Dragon Fire. Non è stata di certo una delle sue migliori prestazioni e forse è giunto il momento di pensare a delle nuove coperture che gli facciano riscoprire il piacere del grip.
Ultimo del gruppo Dragon Fire. La sua prestazione a S.Prospero si annovera tra una di quelle più belle, con una qualifica a razzo ed una finale che di certo sperava ma non si sarebbe mai immaginato. Dopo i primi 20 metri il Dragon Fire ha trovato subito appiglio e ha preso velocità dando quel balzo vincente che lo ha portato a 78.53 metri al secondo posto della giornata. Risolto il problema di una valvola difettosa e con il suo nuovo bilanciamento ancora da affinare si sta dimostrando un mezzo davvero prestante. Complimenti ragazzi.
... e il podio ...
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