Il più piccolo ha sbalordito tutti lasciandosi tutti dietro....
Si aprono le danze per la categoria dei libero 35 con un setup della slitta cosi composto: 30 q.li più 1,5 cm di taglie per le qualifiche e non sappiamo per le finali.
Il primo a scendere in pista è Emanuele Mazza reduce da una squalifica alla prima di campionato, quindi non ha potuto provare il tanto lavoro fatto durante l’inverno. Ci prova oggi in un terreno che dovrebbe premiare le caratteristiche del telaio del Coyote. Tentativo di qualifica in due tempi, il primo termina a 7,99 metri, il secondo dopo arer ritarato il tutto si avvia bene e il suo assetto si dimostra molto efficiente solo che per un problema ancora da spiegare l’acqua non si è divisa in maniera equa tra i pistoni provocandone la fusione di almeno un paio, sembra senza conseguenze per le camicie. Gli audaci non demordono mai e soprattutto troveranno la soluzione anche a questo fastidioso problema.
Sota Spirit, con alla manetta Max Avanzini promette di far vedere i sorci verdi a questa pista cosi ostile. Tirata da vero manuale impeccabile e senza faticare troppo, una qualifica che non ha reso necessario aprire del tutto il gas. Ma quando si dice che la sfortuna ci vede benissimo è la pura verità. Quando ormai la finale porta già il suo nome Max molla la manetta ma il Sota Spirit è col muso un po’ alto e picchia una musata da brivido compromettendo entrambe le ruote davanti. Sembra che da un controllo accurato si sia scoperto anche il cedimento di un prigioniero nella giunzione dei motori. Peccato davvero.
Niente di fatto anche per Fabio Marianini con Dragon Fire. Primo tentativo di qualifica fallito dopo una bella prestazione per fuori pista, mentre la seconda è stata resa vana da un incazzatura del motore che si spegne a 73,94 metri mentre stava andando forte. Dopo le modifiche e la revisione invernale sembrava andare bene ma conserva ancora problemi di direzionalità. Speriamo che non si aggiungano altri problemi e che questo sia stato solo un brutto episodio.
Problemi anche per X Files che in due tentativi non riesce a far andare il suo E 42 oltre i 13,04 metri
Baudino porta al full pull il Blu Tornado 2 che appare non a suo agio con una qualifica discreta ed una finale che non paga di tanti cavalli che non riescono ad essere scaricati a terra con soddisfazione frutto di un assetto forse non troppo indovinato. La sua prestazione si arresta a 68,84 metri che lo fissano al secondo posto.
Debutto non fortunato per la nuova creazione di Alex Fornasari ovvero Shakira. Come sappiamo bene queste macchine difficilmente vengono provate prima per ovvi motivi e la prima apparizione di solito è la prova vera e propria di tanti mesi di lavoro e non sempre è soddisfacente come è in realtà successo. Motore ancora da sviluppare, per il momento con una sola turbina, con una nuova centralina studiata e realizzata oltralpe e con una frizione che non friziona. Nulla la sua prova. Speriamo di ritrovarlo competitivo a Pezzolo.
Ultimo della lista ma non ultimo l’Ag Race fa ritornare in sella a Cuore Rosso Moreno Carnevali. Fin dalla qualifica si intuiva che sarebbe stata la sua giornata, infatti il motore ha cantato a dovere frutto di una carburazione perfetta. La finale è stata fantastica! Dopo pochi metri si è seduto sulle ruote posteriori e con lo sguardo alto e fiero ed una voce da grande ha tirato la slitta fino a 74,82 metri meritandosi a pieni voti la miglior prestazione della giornata davanti a tutti. Fantastica Prestazione.
... e il podio...
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Cobra