Assenti della giornata: White Angel, Rufy, Fiat 1000. Grandissima attesa per il nuovo arrivo di casa Argo e tante modifiche da testare alla prima gara stagionale....
Forti della esperienza fatta dai piccoli che hanno pagato a caro prezzo il peso della slitta, i prostock hanno sistemato a dovere il setup per riuscire a qualificarsi in un unica soluzione. La slitta è stata preparata con 12 q.li per le qualifiche e ben 46 q.li piu 1.5 cm di taglie per le finali.
Arrivato in ritardo per problemi di traffico, Mauro pellegrino non riesce a disputare la gara con Ford silver nella categoria dei piccoli ma fa a tempo a preparare il suo prostock di punta Ideal Power che quest’anno, certe indiscrezioni, danno per dotato di una nuova testata capace di far respirare meglio il motore. Doppio tentativo di qualifica con un primo tentativo che si esaurisce con motore sgonfio entro i 20 metri mentre a buon fine il secondo. Finale che soddisfa dal punto di vista motoristico ma non tanto come bilanciamentoo dovuto forse alle peggiori condizioni della pista che lo vede saltellare prima di arrestarsi a 44,13 metri sufficienti solo per il quarto posto.
Ora si fa sul serio con Guido Bertelli ed il Blu Leader che oggi appare in forma smagliate. Una qualifica tutta d’un fiato con un imballo di giri da paura stabile e dritto come un fuso vola senza esitazione oltre i cento metri. La finale, come per tutti, è stata meno entusiasmante ma comunque efficace e con 59.55 metri guido si porta sul secondo gradino del podio staccato dal primo di soli 1,85 metri!
Gradissima attesa per il nuovo prostock presentato dal gruppo Argo, che di fatto prende il posto del Bufalo 3000 con la livrea del Red Fox. A vestirla una già nota presenza nelle liste di campionato europeo dove non aveva ancora scalato la classifica, conosciuto con il nome "The Huntsman". Devo dire che, come paventato altre volte in altre discusssioni, in europa sono molto avanti rispetto a noi forti di trent’anni di esperienza e vanno veramente da paura ve lo assicuro! Cilindrata piena, soluzioni tecniche all’avanguardia ed un cuore davvero eccezionale rappresentato da una generosa quanto costosa meraviglia della meccanica nonchè da una strepitosa pompa sigma. Elvio Moretti sicuramente sapeva che questa belva andava forte, ma quanto, sono certo di no. La sua è stata una esibizione mozzafiato e per chi non avesse mai visto come vanno i prostock in campionato europeo sicuramente il grido della belva inferocita Red Fox ha impressionato. La qualifica è stata sicuramente la parte più spettacolare che lo ha visto volare e sentito urlare il sei cilindri come noi non siamo abituati a sentire. La finale non è stata il massimo perche ad un certo punto il motore ha detto basta, non so se per rottura o per qualcos’altro di fatto stà che il Red Fox si è arrestato a 61.4 metri che gli danno il diritto di salire alla sua prima performace sul gradino più alto del podio.
Vincenzo Riva porta in pista il Giaguaro. Il pilota sta prendendo la mano e perdendo la paura ma, come sappiamo molto bene, la sfortuna se ne infischia e poggia la sua mano sù, dove e quando meno te lo aspetti. Con una partenza mozzafiato e un imballo di giri eccellente Riva ormai vedeva avvicinarsi velocemente la linea dei cento metri ma a 72.45 metri è costretto alla resa per lo sfilarsi del manicotto di aspirazione. Peccato perchè andava davvero bene e per paura di altre rotture preferisce non ritentare e sistemare il problema della troppa pressione.
Gianluca Paroli tenta l’assalto con il suo 850 Very Super che è in attesa di cure ricostituenti dopo una stagione passata a litigare con delle cose che non ne volevano sapere di andare daccordo l’una con l’altra ora sembra averle messe a girare come vuole lui. Qualifica eccellente come ai bei vecchi tempi, mentre la finale a tradirlo è una cannetta del gasolio che si rompe e lo costringe alla resa prematuramente a 6.19 metri sufficienti per il quinto posto. Un po’ di fortuna a volte non guasterebbe dico io!
Pami Albertazzi porta in pista un’altra valanga di modifiche e di incognite. Chi ha seguito sui vari siti avrà visto le molte modifiche tra le quali spicca una meravigliosa pompa ad alta pressione fatta interamente in casa nelle officine di sesto imolese. Di solito nei terreni difficili il Cervo Veloce si è sempre trovato bene per il suo assetto particolare. La qualifica è andata in tre tempi, il motore sembra andare bene ma al terzo tentativo riesce a qualificarsi con qualche cosa di elettronico che non va proprio bene mentre in finale ha fatto una ottima prestazione e con 49.54 metri si piazza al terzo posto.
Spauracchio anche stavolta e ce lo fa passare ancora lui Guido Bertelli con Blu leader Jr, belva indomabile con un assetto morbido paga a caro prezzo non solo la piccola correzzione ma soprattutto i troppi sbalzi di giri del motore che gli fanno perdere stabilità facendogli iniziare quella famosa danza che più volte abbiamo visto e che ci fa temere, visto i precedenti. Nulla di fatto al primo tentativo che si chiude a 51.94 metri. A volte ci vuole anche un pò di fortuna però, al suo secondo tentativo Guido rimane fuori dai giochi per soli 43 cm!! Infatti la nuova telemetria segna 99.57 metri.
Paolo Caldani dello Zancaldi Team ha lavorato tanto per rimettere in sesto alla perfezione il suo ERoss che nella passata stagione ha evidenziato notevoli potenzialità ma la sorte ha giocato contro e prima la sfortuna che i cerchi per la nuove gomme non sono ancora arrivati, poi una partenza sgonfia entro i 20 metri e quando tutto sembrava andar bene con un avvio eccellente il motore ci ha lasciato a 90.45 metri fondendo irrimediabilmente qualche pistone e rovinando anche i cilindri procurando al Team altro lavoro. Un vero peccato!
... e il podio ...
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http://www.tractorpullingmania.it/images.asp?cat=77Cobra