Gara caratteririzzata, per i piccoli, da tanta difficolta a portare in giro la slitta notevolmente appesantita in una pista che è diventata troppo dura dove non si riusciva a trovare il giusto grip.....
Cari fans del tractor pulling ben ritrovati. Ecco come è andata la prima di campionato a Lendinara (RO).
Purtroppo mancavano diversi mezzi e la pista non si è dimostrata poi tanto morbida anzi tutt’altro, inoltre ci sono delle novità a livello di slitta che è stata completamente revisionata dal punto di vista meccanico e dal punto di vista della sicurezza con un notevole incremento di peso che la porta ad un complessivo di 18 ton. a vuoto quindi potete immaginare la fatica soprattutto dei piccoli a muovere questa bestia.
Inoltre abbiamo notato che tanti mezzi quest’anno hanno allungato il passo e alcuni hanno allungato anche il trattore per cercare di trovare il giusto equilibrio. Inoltre per chi ne era sprovvisto da quest’anno è obbligatorio un telaio che unisca il cambio al motore per evitare episodi come quello visto ad Argentera l’anno scorso. Qualifiche con slitta rigorosamente scarica e finali con 24 q.li di zavorra.
Il Fuorilegge condotto da Daniele Albertini ha fatto un ottima figura con un motore sempre generoso e con un passo decisamente migliorato ma con un setup un po troppo gonfio per trainare 180 q.li su un terreno durissimo e dopo un primo tentativo al di sotto dei 20 metri si ripresenta con l’intenzione di arrivare ai 100 metri e ci riesce con agilità. La finale, nonostante lo veda con 59.85 metri salire al secondo posto, non è stata soddisfacente perchè avrebbe meritato sicuramente di percorrere molto di più se avesse optato per un setup più morbido visto che la pista nel corso della giornata ha assunto via via sempre più l’aspetto di una strada asfaltata.
Baby Tornado in difficoltà per colpa di una valvola regolata male il motore finiva soffocato senza aria a sufficienza per liberarsi e farci sentire quella meravigliosa musica del Daf sei cilindri. Dopo un test pull al di sotto dei 20 metri i ragazzi dello Spalanco di Mordano si devono arrendere prima a 60.77 e poi a 54.44 metri . Peccato ma la prossima volta si riscatteranno alla grande.
Interessante la trasformazione della Fiat R 25 che si presenta quest’anno con una serie di modifiche inportanti come le gomme, il telaio allungato, il cambio con ingranaggi “da pista” e due belle turbine a gonfiare a dovere il motore fiat 180/90 o giù di lì. Anche per Loris non è stato facile capire il comportamento della macchina visto che era la prima volta che provava ma dopo un primo tentativo con 52,25 i ragazzi avevano già capito e al suo secondo tentativo l’effetto si è visto con un motore più pronto, un assetto leggermente più sgonfio e un po’ di carico al posteriore lo hanno fatto volare prima al full pull e poi sul gradino più alto del podio con una finale bellissima ed una distanza di 89,79 metri. Che spettacolo ragazzi, prima gara e gradino più alto del podio!
Il team Saviola schiera con Diego Barosi il primo dei suoi mezzi il Cobrabite che dopo un tentativo al di sotto dei 20 metri ritenta non riuscendo a qualificarsi. Con 84.04 metri si piazza al sesto posto in classifica.
Stefano Berselli, dopo numerose modifiche ed un inverno passato in officina per cercare di sistemare al meglio il suo Stars & Stripes si presenta fiducioso con un mezzo che canta a dovere segno che siamo sulla strada giusta solo che qualcosa non ha tenuto e a 32.05 metri mentre andava molto bene lo scoppio della turbina lo ha costretto alla resa. Speriamo che non ci siano stati problemi anche per il motore. Un vero peccato. Ottavo posto per lui.
Lamborghini Squalo in difficolta di assetto alla ricerca del giusto grip che non riesce a trovare. Sicuramente non in difficolta con un motore eccellente nonostante i pericolosi saltellamenti che lo hanno messo a dura prova, conclude i suoi due tentativi con 94.14 prima e 96.79 metri poi senza riuscire a qualificarsi. Per la distanza percorsa in qualifica e per i soli tre qualificati il Lamborghini Squalo sale al quarto posto.
Alfredo Saviola porta il secondo mezzo del gruppo Saviola il Wild Wolf notevolmente in forma. Due tentativi anche per lui con una prima a 81.44 metri con un pericoloso eccesso di temperature che ci ha fatto temere il grippaggio e una seconda prova con un setup un pelo più morbido che si chiude a 88.23 metri. Una prestazione di tutto rispetto addirittura davanti al compagno di squadra piazzandosi al quinto posto.
Toro Blu del tean Ancarani davvero in forma come non lo avevo mai visto. Motore vivace frizione fedele e di buon passo. Ottimo connubio di cose che nelle prossime gare verranno sicuramente utili. Nulla la sua prestazione forse per un fuoripista ma non ne abbiamo certezza, peccato perchè ci è sembrato che fosse arrivato ai 100 metri. Complimenti ai ragazzi del team Ancarani.
Ultimo ma non ultimo il New Bufalo ovvero ex Red Fox che ha ceduto il nome al nuovo prostock e ha ereditato il la livrea del glorioso Bufalo 3000. Nulla di più facile per una vecchia volpe come Gianni Moretti che conduce senza esitazione con un discreto assetto fino alla qualificazione mentre è apparso il leggera difficolta in finale dove ha coperto una distanza pressoche uguale alla R25 ma con un fuoripista è stato penalizzato in coda ai qualificati. Peccato, quarto posto per New Bufalo.
Singolare esibizione di un baldo giovane figlio d’arte in casa Bertelli che ha provato, fuori gara, l’emozione di assaltare i 100 metri col Blu Leader Baby, oggi fuori dai giochi per un problema di peso. Ottima prestazione per essere la prima volta per una ragazzo di 16 anni che dopo un paio di tentativi è riuscito a gonfiare per bene il motore e a farlo urlare fino 80.31 metri. Buon sangue non mente! Questo sarà un futuro pilota di successo. Complimenti.
... ed infine il podio (purtroppo con un terzo posto errato). Sul gradino più basso del podio trova posto Gianni Moretti col suo New Bufalo.
Che bello il colore dei capelli di Loris! Stesso color arancione del suo fedele R25!!!
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http://www.tractorpullingmania.it/images.asp?cat=77Cobra