Carissimi lettori eccovi le ultime gesta dei nostri baldi drivers del tractor pulling.....leggete un pò com'è andata !
Oramai i siti che danno le previsioni del tempo sono, da tutti noi, diventati gettonatissimi per tenere d’occhio le situazioni meteo in occasione delle gare. Per l’ultima di campionato le previsioni assicuravano bel tempo, nel senso che non avrebbe piovuto, e nessuno si aspettava di certo che per quasi tutto il giorno ci sarebbe stata una brezza molto fresca, quasi fastidiosa. La pista purtroppo non è stata una delle migliori, non era proprio bella spianata e nonostante le lavorazioni per cercare di sistemarla le “onde del mare” son rimaste a mettere in difficoltà i nostri baldi gladiatori.
La slitta viene caricata con 12 q.li per le qualifiche e 36 q.li più 1,5 cm. di taglie per le finali.
Il primo a tentare l’impresa è Guido Bertelli con “Blue Leader Baby”. La sua prestazione è stata tra le più belle di questo travagliato campionato, segnato da tanti cambiamenti e modifiche per renderlo più stabile e prestante. In qualifica si è dimostrato molto stabile e veloce raggiungendo senza difficoltà i 100 metri, mentre la finale è stata molto più impegnativa con qualche colpo di freno di troppo che lo ha fatto dondolare un po’; Guido è stato molto attento e con grande maestria è riuscito a tenerlo fermo, nonostante la pista non fosse proprio un biliardo, fino ad arrendersi a 64,24 metri che gli valgono il terzo posto della giornata. La sua stagione si conclude con due terzi posti e dei risultati minori per una macchina che meriterebbe sicuramente di più e che soffre in una categoria nella quale stenta a trovare la sua forma vincente. Il “Blue Leader Baby” conclude il campionato al settimo posto con 47 punti.
Diego Barosi, a S.Pancrazio, è investito di una grande responsabilità perchè è stato chiamato a condurre entrambi i mezzi schierati dal Team Saviola. Per primo tocca al “Wild Wolf”, macchina nuova che Diego non ha mai condotto in pista perchè si è sempre dedicato al suo “Cobra Bite”. L’impressione generale è stata buona ma il motore del “Wild Wolf” non è apparso cosi prestante come al solito con una difficoltà a prendere giri e a gonfiarsi a dovere. Infatti in qualifica non ha evidenziato grosse difficoltà che si sono invece fatte vedere in finale con una grossa difficoltà in fase di carico e con una caduta repentina, forse per qualche rottura, a 58,52 metri posizionandosi al quinto posto. Questo strano comportamento non lascia presagire nulla di buono, di sicuro è venuto a mancare un cilindro quindi potrebbe trattarsi di un iniettore o addirittura di un pistone. Speriamo che il problema sia piccolo e facile da risolvere, a volte si sdrammatizza ma dobbiamo pensare sempre che questi motori sono preparati “di fino” per dare grandissime prestazioni e moltissime volte il comune funzionamento di un motore viene completamente stravolto e tirato al massimo dove un banalissimo guasto può provocare danni enormi. “Wild Wolf”, al suo primo campionato conclude all’ottavo posto non riuscendo a fare il sorpasso del suo predecessore che gli era molto vicino.
“Stars & Stripes” e Stefano Berselli in cerca di una affidabilità che ancora non si trova e fa tribolare i ragazzi della scuderia “Piede Pesante” che hanno grande spirito e non si fermano davanti a niente. Nuovo look ad inizio campionato e nuovo motore con un pò di cilindrata in più e con una grossa turbina, ma come ben sappiamo c’è sempre da mettere mano ad una macchina nuova soprattutto quando si incrementano le potenze. Stavolta tutto ha tenuto, qualifica molto carica con Stefano che ha dovuto addirittura parzializzare più volte per tenere a freno il power star che saliva di giri paurosamente, mentre la finale è stata caratterizzata da una partenza forse precoce e dal conseguente sgonfiaggio del motore percorrendo solo 4,99 metri segnando la settima prestazione della giornata.. Un peccato! Campionato tutto in salita che si conclude in dodicesima posizione in classifica generale con 16 punti.
Di nuovo in sella con Diego Barosi che conduce il suo fido “Cobra Bite” che in questa stagione ha dato diverse soddisfazioni e, come dice il buon Domenico, il buon “ferro italiano” del 180/90 non ha tradito e ha portato Diego prima ad una qualifica lampo e poi ad una finale dove tutti gli altri hanno dovuto guardarlo dal basso. 69,77 metri che nessuno è riuscito a superare. Primo posto e 20 punti guadagnati che gli consentono di fare un doppio sorpasso in classifica generale, concludendo in quarta posizione alle spalle di “Red Fox”.
“E Tor”, condotto da Federico Babini, reduce da una lunga serie di profonde modifiche, non riesce a trovare una formula giusta per poter fare buoni risultati. Per lui è stato determinante lo stato della pista che in prima battuta lo ha graziato fermandolo 84,89 metri, mentre in seconda battuta lo ha penalizzato fermandolo a 80,67 metri. Un vero peccato. “E Tor” chiude il campionato, con 2 quarti piazzamenti, al decimo posto in classifica con 20 punti.
“Lamborghini Squalo” veramente incavolato quest’anno, condotto da Pierantonio Castelli che non ha dubbi: è intenzionato a difendere un secondo posto in campionato guadagnato con i denti. Ottima la sua prestazione, carico di giri da far paura con un buon passo che soffre anche lui per gli avvallamenti della pista ma riesce, anche se con un posteriore un po’ scarico, a qualificarsi. Mentre in finale le cose sono notevolmente cambiate e Pierantonio non ha sbagliato niente, è stato preciso e attento e si è arreso solo a 68,23 metri a poco più di un metro dalla bandiera a scacchi e superando di 4 metri il terzo classificato. Secondo gradino del podio e secondo posto in classifica generale con 113 punti.
“Fiat R 25”, condotta da Loris Spadoni, vanta un gran motore che non trova supporto da un retrotreno ingrato che gli fa sudare l’anima e non gli fa percorrere metri. Il suo primo tentativo di qualificarsi come al solito si è trasformato in un “rodeo” con Loris impegnato a direzionare un cavallo imbizzarrito che non intende andar dritto colpa di un differenziale troppo sensibile e di una carreggiata piuttosto larga. Si conclude a 64,74 metri, mentre il suo secondo tentativo è più calmo forse con una marcia più corta ma il risultato non cambia e si trova ancora costretto alla resa a 60 metri. La “Fiat R 25” conclude in undicesima posizione con 16 punti a pari merito con lo “Stars & Stripes”.
Team Ancarani e “Toro Blu” ancora una volta alle prese con problemi di frizione che si portano dietro da tutto il campionato. Sembra che non ci sia niente da fare, fino ad oggi, nonostante il lavoro dei ragazzi “Toro Blu” non riesce a dar saggio di se, eravamo tutti speranzosi perchè stavolta “Toro Blu” è riuscito a partire, ma la frizione li ha mollati alla sua distanza record di 53,62 metri, e non si sono ripresentati, segno evidente di un problema “cocente” alla giunzione tra motore e cambio.
Alberto Sozzi e “Bumblebee” in difficoltà con un assetto un pò sgonfio per cercare di dare il massimo grip per tenere a freno un motore eccezionalmente prestante. Qualifica tentata in due riprese dove, in prima battuta, Alberto ha dovuto parzializzare spesso fermandosi a 79,9 metri, mentre in seconda è andata molto peggio a causa di una pericolosa danza a piè pari. Alberto ha preferito lasciare piuttosto che rompere fermandosi a 40,01 metri. Un vero peccato per una macchina così prestante che chiude il campionato al nono posto con 29 punti.
Daniele Albertini e il “Fuorilegge” in continua crescita, alle prese con cannette del gasolio che si rompono, iniettori che non iniettano, ingranaggi che si sgranano, ruote anteriori che spesso finiscono male, insomma quest’anno ne ha viste un po’ di tutti i colori. A S.Pancrazio la sua prestazione è stata nel complesso abbastanza buona con una qualifica a “sbandate” e una finale che meritava sicuramente di più. La partenza e i primi 30 metri sembravano poter dar ragione, ma quando ha perso aderenza, nel primo avvallamento, ha cominciato la classica danza denominata “più alzo il muso e più mi fermo”, infatti tutto sto su e giù, che di solito fa bene, stavolta al “Fuorilegge” ha fatto male perchè lo ha costretto alla resa prima del tempo a 58,26 metri al sesto posto. Daniele ed Elena con il “Fuorilegge” finiscono il campionato in quinta posizione scavalcando il “Silver Ford” ma senza riuscire a sorpassare il “Cobra Bite” che ha sbancato il baracchino.
Gianni Moretti e “Red Fox” vedono sfumare la possibilità di agguantare la seconda posizione, con un setup particolare che non gli ha dato la giusta aderenza per poter percorrere troppa strada. Infatti in finale è apparso non molto veloce con un assetto forse un po’ gonfio che ha penalizzato l’aderenza fermandolo a 64,15 metri 9 cm. dietro al “Blue Leader Baby” che gli soffia la terza posizione. “Red Fox” chiude il suo campionato in terza posizione con 90 punti che è un ottimo traguardo essendo una macchina al suo primo campionato.
Molta sfortuna per Mauro Pellegrino e “Silver Ford” ma soprattutto un'ombra di mistero su quanto è successo. Mauro ha caricato il motore ed è partito come sempre molto bene, solo che verso i 30 metri le ruote smettono per una frazione di secondo e riprendono facendogli perdere stabilità e con la classica danza “salta e risalta” a 70 metri ha fatto lo stesso verso, a 80 metri ha perso un pistone a causa di una cannetta rotta, finendo comunque oltre la linea dei 100 metri ma con un angoscioso dilemma di cosa potesse essere stato quel mancamento improvviso che per due volte ha tentato di fermarlo. Ho guardato mille volte il filmato ma la verità la sa solo lui che a S.Pancrazio si ferma in nona posizione e che in un sol colpo perde due posizioni in classifica generale chiudendo la stagione a 66 punti al sesto posto.
Anche se il titolo ormai è suo, il “Baby Tornado”, condotto da Matteo Trerè, è stato vittima di eventi sfortunati con una falsa partenza per l’intervento del killer in qualifica, poi ripetuta subito e andata a buon fine, e fotocopia in finale per lo stesso motivo, che vanifica il loro ennesimo podio lasciandoli a festeggiare il campionato vinto nelle retrovie con 3,96 metri e ottava posizione. Peccato perchè avrebbero potuto sicuramente fare un figurone sul gradino più alto del podio con il loro tricolore ma va bene uguale l’importante è esserci stati e lo “Spalanco Puller Team” di Mordano c’è stato eccome, segnando profondamente il campionato chiudendo con 5 primi,1 secondo,2 terzi e uno scherzo del destino all’ultima che non fa testo, su nove gare accumulando la bellezza di 142 punti. Complimenti vivissimi ai due piloti Matteo e Gianluca e a tutto lo Spalanco puller team di Mordano. Campioni Italiani “Italian Pulling 2008”
... e il podio...