Con tutti questi animali è facile confondersi ma la confusione sembra che sia stata di buon auspicio......leggete un po'!









La slitta è stata allestita con 24 q.li più 1,5 cm. di taglie per le qualifiche mentre non sappiamo quanto ci fosse per le finali.

Mauro Pellegrino conduce il suo prostock che per essere al suo primo anno di gare non si sta comportando niente male ed è degno del suo costruttore. Ottima la sua qualifica e buona anche la finale. Risulta difficile capire se e cosa ma l’impressione è stata che fosse forse qualche chilo troppo pesante all’anteriore ma poca roba ma il risultato è stato assolutamente positivo visto che si è piazzato al terzo posto con 59,11 m. portando a casa 12 punti arrivando a quota 57 tentando di inseguire un “E Ross” che a Gonzaga ha dato una svolta decisiva alla sua posizione in classifica.





Gianluca Paroli è apparso contrariato con un problema difficile da risolvere sul suo “850 Very Super” che non brilla e non si riesce a trovare la giusta formula per farlo andar forte. Tentativo di qualifica in due tempi con partenza lunghissima per vedere se tiene ed invece l’epilogo è la fotocopia dei suoi precedenti. 40,7 e 40,75 sono le sue distanze coperte finendo affogato in una nuvola di incombusto. Ci dispiace vedere una macchina che era al top afflitta da problemi così difficili da risolvere ma noi siamo fiduciosi, infondo il nostro “Power Maker” prima o poi riuscirà sicuramente ad aver ragione e ritornerà da combattente.





Epaminonda Albertazzi sembrava essere il favorito con un “Cervo Veloce” davvero in crescita. La sua qualifica è stata ottima con un vistoso beccheggio ma niente di non sopportabile mentre la finale lo ha visto più in difficoltà con un setup che non gli ha dato ragione infatti Paminonda ha provato a stabilizzarlo alleggerendo il gas ma l’effetto non ha sortito alcun effetto anzi forse gli ha fatto perdere qualche metro prezioso. 54,86 m. è stata la sua prestazione che lo piazza al quinto posto con 8 punti. Il terzo posto in classifica non è male anzi tutt’altro ma gli avversari, anzi l’avversario lo circonda e farà di tutto per non fallire all’ultima di campionato quindi il bello sta per arrivare!





Lucio Bertoia e “Fiat 1000” che erano apparsi in gran forma alla loro prima apparizione di campionato hanno subito lo scoppio della turbina alla precedente gara e si ripresentano a Gonzaga per fare bella figura. Purtroppo quando si mette mano al reparto di “pneumologia” di queste macchine è sempre molto difficile mettere tutto in fase perfetta senza aver la possibilità di fare delle prove. Lucio non riesce a far star gonfio il suo “Fiat 1000” che si affoga prima a 24,77 m. e poi a 8,18 m. Niente di fatto ma speriamo che la prova abbia dato informazioni importanti per sistemare la macchina al meglio per Parma.





“Blue Leader” con un nuovo assetto all’anteriore, più robusto, che speriamo dia buoni risultati. La qualifica è stata una delle migliori che io abbia mai visto, bello pari e tutta d’un fiato, mentre la finale è stata quasi l’opposto, dopo essere partito alla grande appena Guido, con maestria, corregge la rotta il “Blue Leader” perde ogni lume di ragione si incavola, come già visto, cominciando pericolosamente a dondolarsi facendo ritornare alla mente dei brutti ricordi. Guido è costretto a lasciare ad una misura ingiusta di 56,02 m. Quarto posto per lui e 10 punti che lo portano a quota 78 pericolosamente incalzato da un agguerrito “E Ross”.





“International RTM” al banco di prova condotto dal simpaticissimo Tiziano Solaroli. Il più piccolo di cilindrata ma il più grande di cuore una macchina “affascinante” che potrebbe raccontare quasi la storia del pulling in Italia, con la sua turbina quella bella, quella che fischia e che lo fa andare così forte, ci dispiace pensare che potrà essere pensionato e che questa sarà la sua ultima gara.
Si è qualificato in due tempi e in finale invece e finito sgonfio subito alla partenza.





Il sig. Presidente porta in pista un “White Angel” assetato di un buon risultato dopo una stagione deludente che non lo ha mai visto oltre il quarto posto. Qualifica anche per Bruno in due tempi. In prima battuta si arrende con la turbina in stallo a 76,32 m. mentre in seconda battuta riesce a farlo star gonfio fino al full pull. Non si ripresenterà in finale forse per qualche problema sconosciuto. E’ davvero desolante pensare a una macchina come “White Angel” segregata nelle retrovie e speriamo che Bruno trovi presto la soluzione ai problemi che affliggono il suo trattore.





Splendida la prestazione di “E Ross” condotto da Paolo Caldani che ha lasciato tutti senza parole, anche se è stato presentato con il nome di “Giaguaro” le cose sono andate bene lo stesso Paolo sta attendendo delle nuove gomme degne di un motore tanto generoso. La sua gara è stata esemplare, qualifica da brivido e finale da lasciare senza parole. Si è trovato particolarmente a suo agio sulla pista di Gonzaga lasciando tutti dietro con un palmo di naso, e quando tanti lo sapevano ma non ci credevano o lo speravano e basta, Lui ha indovinato tutto, setup perfetto e partenza bruciante sono state le carte vincenti a dar ragione di un motore preparato molto bene. La bandierina a scacchi è rimasta inviolata a 62,49 m. Con questo splendido primo posto “E Ross” si porta ad un solo punto dal “Blue Leader” che detiene la quarta posizione in classifica generale.





Il campione in carica, Landini “Bufalo 3000” cerca di prendere il largo da una folla di inseguitori sui quali allunga ulteriormente con una buona prestazione che lo vede al secondo posto con 61,45 m. ormai saldamente al comando con 108 punti è quasi imprendibile e si avvia a laurearsi di nuovo campione Italiano salvo imprevisti visto che gli bastano 9 punti per vincere il campionato nel caso il “Blue Leader Jr” arrivi primo alla prossima gara.





Il “Blue Leader Jr” avrebbe potuto far bene ma la sfortuna a volte sta in agguato e stavolta ha grafiato Guido che non è riuscito, in seguito a una qualifica molto buona, a tener gonfio il motore facendo una partenza lunghissima a discapito della frizione che non ha attaccato quando doveva fermandolo a 33,89 m. al sesto posto consentendo al suo avversario di prendere il largo. Ora per insidiare la testa del campionato ci vuole un buon risultato quindi aspettiamo con ansia la prossima gara.





...e il podio





Cobra