Che fatica andare forte su questa pista nuova.....ci sarebbero volute le gomme.....chiodate!!
In parco chiuso l'atmosfera è ancora molto calda nonostante siano già passate due categorie con molti mezzi, l'incertezza sul setup dei mezzi permane ancora. Intanto la slitta viene predisposta con 36 q.li più 2 cm di tagli per le qualifiche e 66 q.li più 2 cm di taglie per la finale.
Il primo a scendere in pista è Gianluigi Baroncini con "Blu Tornado “ con un assetto e soprattutto un terreno mai provato prima. Il risultato non è male ma c'è ancora molto slittamento e si fatica a trovare il giusto grip. Sicuramente in parco chiuso qualcosa è stato modificato per mettere a punto la macchina per la finale. Infatti la finale, nonostante la scarsa aderenza, per il “Blu Tornando” è più che ottima. Inizialmente sembrava lo stesso setup della qualifica ma, superata la metà pista, in “Blu Tornado” è riuscito a trovare il giusto grip e ha cominciato a fare la voce grossa, come ai vecchi tempi. E' riuscito a trascinare la slitta oltre 110 m aggiudicandosi di forza il gradino più alto del podio e altri 20 punti che lo fanno volare a quota 92, ben 35 punti di distanza dal primo degli inseguitori.
Stagione davvero difficile per Eros Camellini e “X- Files”. Primo tentativo vano a 80,34 m: nonostante le ruote girassero come il vento, non è riuscito a trovare la giusta aderenza; nel suo secondo tentativo riesce ad arrivare al full pull con notevole slittamento, nonostante l'aggiustamento della bilanciatura. Non si vede in finale e si accontenta del quarto posto e di 10 punti che lo vedono a quota 40 punti lontano dal gruppo. Comprendiamo la delusione e lo sconforto di Eros Camellini che ha investito sicuramente tanto impegno e tante risorse per mettere a punto un mezzo che, quest'anno, non riesce a dare nessuna soddisfazione. Noi tutti siamo fiduciosi e speriamo di rivederlo presto di nuovo in forma come ai bei vecchi tempi e ritrovarlo a competere con i primi della classifica e magari vederlo di nuovo sul podio.
Moreno Carnevali è fiducioso e porta in pista un “Cuore Rosso” appena revisionato. Il suo primo tentativo fallisce per pochi centimetri ma al suo secondo tentativo, con qualche zavorra spostata al posto giusto, riesce a centrare senza problemi il full pull. Per essere il più piccolo di cilindrata del gruppo, si difende comunque egregiamente. In finale si guadagna con le unghie un ingiusto terzo piazzamento che gli fa guadagnare 12 punti portandolo a quota 54, a soli due punti dal “Coyote”. Nelle officine del team "AG Race" di Imola c'è parecchio movimento e sembra che ci siano in fase di elaborazione alcune modifiche da apportare a “Cuore Rosso” per potergli far guadagnare ancora molti cavalli. Noi tutti gli auguriamo di cuore di riuscire nell'intento per vedere “Cuore Rosso” ancora più agguerrito e vincente.
Emanuele Mazza, particolarmente contrariato da varie vicissitudini e da varie sfortune e rotture occorse al “Coyote” in questo campionato, cerca oggi, con un nuovo monoblocco con nuove camice modificate, alberi e camme Racing e pneumologia in forma, di riscattarsi. Quando la fortuna non gira non si può fare altro che assecondarla, girare pagina e ripartire di nuovo fiduciosi. Tutto ciò non è così semplice, quando in cinque gare si cambiano tre monoblocchi! In parco chiuso il motore è stato provato ampiamente e girava come un orologio svizzero e non sembrava avere problemi anzi, il canto era talmente fiero che avrei scritto in una busta chiusa che oggi era la sua giornata. Invece l'epilogo è stato triste perché nel momento più critico, quando il motore era carico ed era il momento di lasciare la frizione, qualcosa non ha retto e ciò che doveva stare sopra ai pistoni per qualche motivo è passato di sotto, oppure qualche cosa che doveva stare fuori dai cilindri ha tentato di entrarvi. La verità non la sappiamo ancora, ma l'unica cosa certa è che anche oggi i ragazzi del team "Ciemme", capitanati dal buon Cesare Mazza, portano a casa altro lavoro da fare. La nostra comprensione e l'applauso del numerosissimo pubblico di Lonato è il segno della nostra stima nei confronti di un team che tanto ha lavorato e che speriamo di ritrovare presto di nuovo in forma e vincitore.
Ultimo del gruppo "Dragon Fire" del team “Blue Tech” con alla guida Fabio Marianini. Anche lui come gli altri non riesce a trovare appiglio in questo terreno che scappa da sotto le ruote. Il suo primo tentativo si ferma poco dopo gli 89 m, mentre in recupero, forse con qualche peso spostato o con una marcia più lunga, riesce spazzolando tutta la pista a destra e sinistra con grande prova di fermezza del pilota, ad arrivare oltre la linea dei 100 m. La finale per lui non dà segni di miglioramento, riesce comunque con 57,97 m ad aggiudicarsi il secondo posto e 15 punti che lo fanno balzare a quota 57 ad un solo punto di vantaggio sul suo inseguitore sfortunato il “Coyote”.
... e il podio
Per la fotogallery completa della gara vi rimando a questo link:
http://www.tractorpullingmania.it/images.asp?cat=65
Cobra