Piccoli ma troppo cattivi!

Questa slitta non ci spaventa affatto....

......anche se ci sarà da faticare un bel po'!







QUALIFICHE ITALIAN PULLING


12 sono i concorrenti schierati in griglia di partenza, con mille incognite e mille dubbi nei confronti di una novità per la giornata odierna, una novità che spaventa un po', una novità alla quale mai nessuno si era agganciato prima. Stiamo parlando della slitta tedesca che oggi sostituisce la nostra, che è attualmente in manutenzione per aggiornarla, certificarla e renderla idonea a fermare sia le piccole che le grosse cavallerie presenti nel pulling Italiano.





Le caratteristiche tecniche non si conoscono ma il peso dovrebbe essere simile alla nostra. La differenza si nota subito e sta nel piatto di appoggio. Infatti esso sembra essere più lungo con sotto delle lame saldate che servono per aumentare l'attrito e rendere la vita davvero difficile ai nostri poveri puller che si sono presentati a Fiume Veneto con un setup in base alle esperienze degli anni scorsi o in base alle condizioni della pista che oggi sembra offrire molto grip che unito a quelle maledette lame di circa 4 cm daranno filo da torcere ai nostri gladiatori.

Il primo in pista a rompere il ghiaccio è Diego Barosi con il cobra byte. La curiosità è moltissima e tutti sono con lo sguardo fisso a vedere come si comporterà questa nuova bestia. Intanto la partenza la dice lunga, la slitta non si scompone e il cobra comincia una danza di disappunto, visto che le ruote girano ma la cattiva non si muove! Cattiva fin dall'inizio! Non agevola affatto la partenza e Diego si vede costretto a modulare il gas perdendo tempo prezioso correndo il rischio non solo di farsi sorprendere ma anche, allungando il tempo del tiro, di avvicinarsi alla zona rossa come temperature. Tanta fatica, forse marcia troppo corta o qualche peso da spostare. Niente di fatto per Diego e di suo cobra byte.





Secondo al gancio, Stefano berselli con il bellissimo "Stars & Stripes". Reduce da un problema ,ora risolto, alla frizione si prepara a farci sentire il fischio della nuova turbina. Ricordo che questa macchina è stata completamente revisionata e modificata a dovere sia con un motore che come “pneumologia” e in campionato quest'anno non ha ancora dato saggio di sé. Primo tentativo con niente di fatto per Stefano che non riesce a tener gonfio il motore e si arrende a 36,07 m. L'impressione è stata comunque ottima e per fare una buona prestazione non manca molto, solo un giro di vite alla pompa e un piccolo spostamento di pesi del gioco è fatto.





Muovere questa slitta è davvero difficile e non potendo alleggerirla di più si gioca sulla velocità di discesa del cassone, e le cose migliorano leggermente quel tanto che basta a non uccidere i nostri puller a metà pista.

Daniele Albertini porta in pista il fuorilegge che si comporta egregiamente come sempre. Motore pieno, soffre anche lui di bilanciamento e fino a metà pista sembra tenere il passo ma poi comincia un pericoloso beccheggio che gli fa perdere velocità e si deve arrendere a 97,65 m e deve ritentare.





"Red Fox" in difficoltà quest'anno, che non riesce a trovare il giusto equilibrio, condotto sapientemente da Gianni Moretti tenta l'impresa di assaltare 100 m. Il "Red Fox" purtroppo soffre di un problema non facile da risolvere forse uno dei più difficili. Il motore si gonfia subito, addirittura scarica un po' di sovrappressione per l'eccessivo pattinamento, in agguato però a sorprendere Gianni il gioco delle pressioni e contro pressioni che fanno stallare la turbina e fermare la sua corsa a 22,68 m. Tutto da rifare.





"Wild Wolf" è il primo della giornata a raggiungere il full pull. Con il giusto bilanciamento è riuscito ad avere un buonissimo spunto in partenza senza perdere tempo guadagnando subito velocità che gli consente con un colpo di reni di superare la linea dei 100 m.





Viste le condizioni della pista oggi al fiume Veneto è uno dei favoriti della sua categoria è il "Baby Tornado" condotto da Gianluca Chimenti. La sua è stata una prova di cattiveria, di quella vera. Partito senza tanti complimenti Gianluca tiene bene il passo e acquista rapidamente velocità. Tutto bene fino a 60 m dove il "Baby Tornado" comincia a soffrire un po' di beccheggio e conclude con il classico numero detto lo “spacca telaio” per fortuna oltre la linea di 100 m.





"E Tor" condotto da "Bebo" Federico Babini, oggi si presenta dopo una grande rottura al cambio occorsagli alla gara di casa che lo ha fatto stare in forse fino all'ultimo. Ora è il momento di provare anche le modifiche alla turbina che non mandava aria sufficiente al motore. Il primo tentativo si conclude con la turbina in stallo dopo pochi metri e di secondo, nonostante "Bebo" lo abbia tenuto qualche secondo in più per essere sicuro che sia ben carico, non ha dato esito diverso. Tutto da rivedere e ancora tanto lavoro per Gianni Pirazzoli e i ragazzi del team “Rumagna pulling” che dovranno cercare di capire bene quale sia il vero motivo di questo non corretto funzionamento.





Fiat R25 del team Spadoni in pista ora a tentare di dare saggio di sé e del suo promettente motore che si fa sentire con voce molto grossa. L'epilogo non è dei migliori nonostante una partenza soft con una copiosa fumata di frizione, che dopo qualche metro di slittamento attacca sicura; ciò che ha creato il vero problema è stato il freno destro che dopo la prima correzione sembrava essersi inchiodato, scoprendo dopo che purtroppo il problema era più grave di quello che si pensava, infatti aveva ceduto il riduttore. Un vero peccato! Un altro problema da risolvere per i ragazzi del team Spadoni che speriamo di trovare in forma molto presto.





Mauro pellegrino con il pluri iridato “Silver Ford” anche lui oggi favorito, conoscendo da anni le potenzialità del suo potente Ford TW e le doti di esperienza da conduttore di Mauro pellegrino. Nulla da eccepire una tirata tutta d'un fiato che non lascia spazio a dubbi. 100 m in un attimo.





È ora il turno di un'altra macchina che è stata in costante crescita e sta dando grandi risultati stiamo parlando del Lamborghini Squalo condotto da Pier Antonio Castelli. Lo squalo impallato di giri vola ai 100 m senza problemi.





"Blue Leader Baby" e Guido Bertelli in pista a confrontarsi con questa nuova slitta molto cattiva. Partenza lunga come al solito, fin da subito si evidenzia un assetto un po' morbido dal fatto che la macchina comincia da subito a saltare vistosamente compromettendo il funzionamento del motore che non capisce più se deve dare o togliere e alla fine si affoga per mancanza di aria. Tutto da rifare anche per Guido.





Ultimo della lista Alberto Sozzi e Bumblebee che alla sua prima apparizione ha dato prova di grande carattere davvero. Ottima prova la sua sia di motore (non avevamo dubbi) ma soprattutto l'abilità di Alberto nel tenere a bada un Bumblebee abbastanza scatenato che già da 40 m non gradisce una correzione e comincia a saltare scomponendosi pericolosamente, ma la mano attenta del bravo condottiero riesce a farlo stare calmo. Incredibile per la prima volta la macchina si fida del proprio condottiero e si fa condurre alla meta. Pur modulando più volte il gas il motore non ha mai tradito segno questo di grande precisione nella sua preparazione. Ottimo full pull.





Sei ripetenti su 12 sono molti segno evidente di un disagio palpabile da parte dei piloti nel riuscire a capire il connubio tra la slitta e la pista che offre molta aderenza.

Con alcuni pesi spostati dove servono si ripresenta Diego Barosi con il cobra byte che dopo una leggera incertezza conduce bello pari il cobra byte oltre la linea dei 100 m.





Singolare la prova di Stefano Berselli che ritenta con il suo sempre splendido "Stars & Stripes". Ottima la sua partenza motore pieno segno che le cure sono state valide, solo che verso la fine Stefano ha dovuto correggere una pericolosa deriva a sinistra che lo ha portato a una brutta imbarcata che lo ho visto sì oltre la linea dei 100 m ma con entrambi i semi alberi compromessi irrimediabilmente. Un vero peccato visto le prestazioni del motore. Andrà meglio di sicuro la prossima volta. Ora anche "Stars & Stripes" ha le carte in regola per competere con i grandi, speriamo anche un po' di fortuna.





Ritenta anche Daniele Albertini con il fuorilegge che stavolta non ha dubbi e spinge forte fin da subito guadagnando di forza i 100 m.





"Red Fox" con Gianni Moretti in netta difficoltà che non riesce a far spingere forte il suo motore McCormick che si arrende a 26,36 m.





Ultimo dei ripetenti è Guido Bertelli e "Blue Leader Baby" anche lui in netta difficoltà a stare bello gonfio. Nonostante una partenza lunghissima, per tentare di guadagnare un po' di velocità, il motore non è riuscito a reggere lo sforzo. L'impressione è che manchi qualche giro ma....... solo Guido sa realmente cosa sia successo.







FINALI ITALIAN PULLING



Il primo a disputare la finale della categoria” Italian pulling” è Alberto Sozzi con Bumblebee, appare fin da subito sicuramente meno nervoso e più sicuro che non in qualifica, infatti il suo risultato é di tutto rispetto 95,13 m che lo vedono al quinto posto della giornata.





Lamborghini squalo in pista con Pier Antonio Castelli. Ottima come sempre la sua prestazione imballato di giri, fuoco dalla marmitta, bilanciamento perfetto, riesce a tenere un passo veloce ma la slitta lo arresta a 96,53 m. Quarto posto per il Lamborghini squalo.





Serata favorevole per il "Silver Ford" condotto da Mauro pellegrino. Ormai a fiume Veneto è calata la sera e dalle fessure dei cofani si cominciano a vedere le turbine infuocate. Oggi Mauro non ci ha fatto contare le viti della coppa dell'olio ma ha comunque fatto una splendida prestazione con un "Silver Ford" un po' permaloso per le troppe attenzioni dedicate al nuovo prostock. La sua prestazione si conclude a 98,71 m che lo consacrano al secondo posto assoluto.





Segue un rivale molto agguerrito che viene da Mordano è il "Baby Tornado" condotto da Gianluca Chimenti. Questo mezzo motorizzato Daff quest'anno è davvero performante infatti si trova saldamente al comando della classifica provvisoria. Senza sbavature, Gianluca, conduce per la retta via un "Baby Tornado" infuocato che vola a 100,58 m a mettere il sigillo sul gradino più alto del podio.





Alfredo Saviola con "Wild Wolf" tenta anche lui l'assalto al podio. Buona la sua partenza ma dai 40 m comincia a soffrire di problemi di direzionalità che costringono Alfredo ad andare pesante sul freno e questo lo penalizza molto. La sua corsa si arresta ingiustamente a 85,18 m che lo vedono al settimo posto. Sicuramente senza quella brutta imbarcata avrebbe potuto fare sicuramente dei metri in più, bravo comunque Alfredo ad evitare i fuoripista.





Fuorilegge in pista con Daniele Albertini. La sua prestazione è di tutto rispetto, il motore bello pieno non sembra avere nessun problema a trascinare la slitta fino a 91,63 m che gli danno il sesto piazzamento della giornata. Per migliorare le prestazioni del fuorilegge è in arrivo prossimamente un nuovo ingranaggio che servirà per far girare più veloci le ruote e allora sì che ne vedremo delle belle, pezzo questo indispensabile visto che a “Podere paradiso” sta prendendo forma e si concretizzerà presto un nuovo mezzo condotto dalla fedele compagna Elena. Si dice che il nuovo mezzo si chiamerà lo “Sceriffo”. Ecco spiegato il motivo per il quale necessita una marcia più veloce per il fuorilegge che dovrà scappare il più velocemente possibile dal lungo braccio della legge.





Breve apparizione in pista Stefano Berselli con "Stars & Stripes", ma non riesce a muovere la slitta a causa della scampanatura delle ruote posteriori. Un vero peccato. È proprio il caso di dire che a volte un po' di non sfortuna non guasterebbe.

Ultimo della lista, un connubio vincente, Diego Barosi e "Cobra Bite" che stasera appare particolarmente in forma con una grinta incredibile, partenza rabbiosa motore super carico passo veloce, il risultato la dice lunga, 98,44 m con i quali Diego ipoteca il gradino più basso del podio.





...e il podio





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Cobra